La rapidità con cui sono stati portati a termine i lavori è stata il frutto della perfetta collaborazione tra l'appaltatore, i progettisti e il fornitore delle soluzioni, nonché dell'efficace condivisione dei dati tra i principali stakeholder del progetto.
Per le operazioni di fresatura è stata creata una nuova superficie basandosi sul confronto tra il nuovo progetto della pista e i dati della superficie esistente raccolti durante la fase di scansione. Ciò ha garantito un risultato finale incredibilmente preciso, un aspetto fondamentale ai fini della sicurezza quando si tratta di corse motoristiche ad alta velocità, e un aumento della durata del manto di usura. I dati sono stati condivisi facilmente tramite cloud con le frese stradali dotate della più recente soluzione di guida 3D GNSS (RD-MC). Questa combinazione di soluzioni ha garantito un processo di fresatura efficiente, con un controllo preciso del livellamento su tutto il circuito.
Quando si è trattato di posare la nuova pavimentazione, era fondamentale che l'appaltatore fosse in grado di monitorare la temperatura dell'asfalto su tutta la larghezza di stesa. Ciò è stato possibile grazie alla soluzione di monitoraggio Thermal Mapper, che ha fornito informazioni e dati chiave sulla temperatura in tempo reale a tutte le parti interessate tramite il cloud. Questo passaggio è stato fondamentale per identificare ed evitare l'eventuale segregazione termica causata dalle differenze di temperatura presenti nel conglomerato bituminoso durante la stesa.
"Grazie agli aggiornamenti costanti forniti da Thermal Mapper all'operatore, è stato possibile regolare il processo di stesa durante la sua esecuzione. L'utilizzo di informazioni aggiornate ha consentito all'operatore di modificare la distanza tra la vibrofinitrice e il rullo, la velocità di stesa e molto altro”, ha spiegato Filippo Piccoli, ingegnere di cantiere di studio Dromo.
"In questo modo è stato possibile rilevare la segregazione termica, che può portare a crepe nella pista e ad aree a bassa densità di asfalto. L'individuazione della potenziale segregazione termica, grazie alla conoscenza della temperatura del conglomerato bituminoso e delle condizioni di posa, consente di prevenire i danni al manto stradale durante la stesa, ottenendo una superficie durevole e sicura. Questo è fondamentale per la sicurezza, soprattutto alle alte velocità”,conclude Piccoli.